Un viaggio tra passato e presente, tra la storia millenaria, le tradizioni e l’arte: questa è Padova. Una città ricca di bellezze, come il restaurato Palazzo della Ragione e la Loggia dei Carraresi, testimonianze dell’antico splendore della Signoria dei Carraresi; la Cappella degli Scrovegni con il prezioso ciclo degli affreschi del Giotto; le sculture del Donatello o le più moderne linee del monumento di Libeskind.

E’ un percorso tra la magnificenza degli antichi palazzi, nella spiritualità che si respira nelle sue Chiese – tra tutte le Basiliche di S. Antonio, di S. Giustina, Il Duomo con il suo Battistero romanico – tra il quotidiano brulicare dei mercati cittadini di Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta, tra l’imponenza di Prato della Valle e sotto i millenari portici. Padova è anche la città della scienza che si sviluppa tra le antiche mura della sede universitaria del Palazzo del Bo e lungo i viali dello primo Orto Botanico universitario d’Europa.

Non alla solitudine scrovegna, | o Padova, in quel bianco april felice | venni cercando l’arte beatrice | di Giotto che gli spiriti disegna; || né la maschia virtù d’Andrea Mantegna, | che la Lupa di bronzo ebbe a nutrice, | mi scosse; né la forza imperatrice | del Condottier che il santo luogo regna. | Ma nel tuo prato molle, ombrato d’olmi | e di marmi, che cinge la riviera | e le rondini rigano di strida, || tutti i pensieri miei furono colmi | d’amore e i sensi miei di primavera, | come in un lembo del giardin d’Armida. (Gabriele D’Annunzio)